Memorie interne

Devo assolutamente inventarmi un tag sotto cui elencare i pezzi preferiti dell'anno perché selezionarli senza chiari punti di riferimento contestuali e temporali è stata durissima. Ad ogni modo, pur indicando Spotify 1 ora e 28 minuti di musica, stando ai miei desueti mezzi di masterizzazione siamo a 78 minuti, per cui più che adatti ad un cd da 80.

(cliccare per accedere a Spotify)


01. Attraverso lo specchio - Cosmo. 't goes without saying.
02. Suspirium – Thom Yorke. How to make peace with the world, a little tutorial.
03. Il fuoco in una stanza – Zen Circus. Parole che avrei voluto mettere in fila così io.
04. Washing Machine Heart – Mitski. Il pezzo ballabile della selecta.
05. Souvenir - Julian Baker, Phoebe Bridgers. Una perla nascosta tra tutto il rap e l’hip hop di merda di Pitchfork.
06. Don’t Stop Me -Bowland. A corti discorsi, i Portishead venticinque anni più tardi ma nettamente più divertenti.
07. Drifters & Trawlers – The Good, the Bad & the Queen. Chiamiamolo Brexitpop. A parte Mr. Albarn on vox & keys, chi suona il basso è la prima immagine che vien fuori googlando “London Calling”: sta sempre bene detto.
08. Pick Up – DJ Koze. Saluti dalle sedie sdraio di Amburgo, su cui è difficile addormentarmi ma non è impossibile moltiplicarsi.
09. Let’s Dance – Spiritualized. Gentlemen, we are STILL floating in space.
10. Cuore – CLAVDIO. “Un cinese mi ha detto che sono un gLande” (grazie Checco, ndr).
11. Gallipoli – Beirut. Messo senza neanche ascoltarlo, ci vediamo a Milano a Marzo.
12. Vergine – Maria Antonietta. Volevo andare a sentirla solo per dirle, come avrebbe fatto Noel:”I’m the afterparty”.
13. Mariners Apartment Complex – Lana Del Rey. AL sceglie per me.
14. Street Fighter Mas – Kamasi Washington. Ho bisogno di pensare che esista un America in cui Obama è ancora presidente.
15. Ghost Stories – Mark Lanegan, Duke Garwood. The best duo of lost causers as you've ever gonna meet.
16. Chissà dove sarai – Motta. Sembra abbia scelto Sanremo 2019 per diventare qualcosa.
17. White Star Liner – Public Service Broadcasting. Storie minime e carichi di traverso.
18. Coprifuoco – Le Luci della Centrale Elettrica. Eccezione alla regola di scegliere solo canzoni del 2018. Tuttavia, al netto del papello che potrei abbozzare, segnalo l'uscita di “Tra la Via Emilia e la Via Lattea”. Minimo estrarne un pezzo, mandatoria questa riscoperta.
19. Imitation House – Among Authors. KEXP.
20. Baltimore – Palace Winter. I War On Drugs con un synth in più.
21. Different Times – Giardini di Mirò. La targa RE è l'unico difetto loro ascrivibile.

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