Voglio un passato migliore? Le più belle foto del mio 2013


I tuoi week end mi distruggono, voglio un passato migliore.
È poi vero?

Nell'attesa che Santu pubblichi un nuovo articolo sul blog degli 11 Illustri Sconosciuti, non si sopisce la mia voglia di scrivere e ho ripreso a farlo qui, sull'Indie Open Bar, dove tra una sbabbelata e un'altra mi è capitato di imbattermi nei vecchi articoli. 
A parte averne trovati alcuni molto interessanti (al bando la modestia!), una cosa che mi è molto piaciuta e che mi dispiace non aver continuato ad aggiornare, è la rubrica dedicata alle foto più belle scattate di stagione in stagione. 


Allora provo a metterci una pezza e a raccogliere gli scatti migliori dell'anno. 
Son troppe per sceglierne una e una sola per ciascun momento o ciascun episodio, per cui proporrò dei collage, realizzati naturalmente con le migliori tecniche a mia disposizione, ossia il programma di picasa distribuito freeware.


Calcetto & #wellness


Tra Luglio e Giugno ha inizio un fenomeno che, a strettissimo giro, raccoglie l'attenzione di fan e adepti di ogni risma: il Calcetto & #wellness. Nato senza alcuna pretesa, diventa ben presto una competizione serrata tra SS Los Pollos Hermanos e Cosmos FC, compagini rivali che s'affrontano nel torneo di Apertura, Clausura e (nel momento in cui scrivo) Wellnessschaele, edizione popolana del Meisterschaele. 
Il collage si compone di alcune foto ricordo emblematiche. 
Quella superiore ritrae Pollos e Cosmos abbracciati assieme il giorno della finale del Torneo di Apertura (vinta dai Pollos ai rigori) presso l'Oratorium Stadium di Maranello. 
In basso uno scatto al Principe Mulazzi (detto anche "Il Truce Mulazzi", il Van Bommell dei Polli), pedina imprescindibile degli Hermanos in campo ma sopratutto fuori, che stringe a sè il trofeo dell'Apertura, powered by Anas, main sponsor della manifestazione.
Infine un'immagine di Santu e Berta, rispettivamente Capitano e DS dei Cosmos, immortalati a festeggiare  "La Maledetta di Berta", orrenda punizione tirata "tra pél e palàtt" che ha però permesso ai Cosmetici di vincere una scommessa pesantissima, celebrata poi nel corso del più classico delgi schiuma party di Ubersetto, festa cui venimmo tradotti da Baiso, altra rilevante figura del Calcetto & #wellness, cui spetta non solo il compito di indicare a noi scapestrati cosa succede in città, ma anche il difficilissimo ruolo di arbitro "legale" della competizione. Se c'è un problema che non sembra avere soluzione, ci si rifà all'Arbitrato del Baiso, lui ha tutte le risposte.
Ah, quasi dimenticavo. Al termine di ogni calcetto è abitudine andare alla cerca del miglior ristorante che serva gnocco fritto e crescentine, il tutto rigorosamente innaffiato da lambrusco gelato.


Che si fa? I tirabaralla?


Addio al celibato di Max c/o Lucca. Potrei scriverne tante cose ma peferisco reindirizzarvi QUI dove ho documentato con le immancabili pagelle quanto avvenuto nella stupenda città Toscana uno splendido weekend di Luglio. Non ho documentato proprio tutto, s'intende.
La foto principale è stata scattata da "Jessega, sei fantastega, il bicchiere mi riempi di vino, chissà come faresti un pompino!"


Pranzi & Cene


Pranzo del Viale o, come lo chiama l'Ile:"La sagra del quartiere di Zeman". Certe cose sono indescrivibilmente meravigliose e cariche di ricordi, è il pranzo del Viale, dove rivedo gli amici di infanzia, dove rivivo emozioni di cui ho solo labile memoria delle sensazioni, è una di queste: forse la migliore.
Classicissimo pranzo da Fonzo, ormai un happening stagionale dove succedono sempre le stesse cose, ma sono sempre divertenti. Luca non paga, Max suona, Mario si incazza con un qualche operatore telefonico, Berta si spacca a merda, Danny va via prima, Biorch dice che non viene poi cambia idea, Bomber mangia qualcosa come 150 salsicce anche e soprattutto se non sono previste dal menù, Fonzo ci mette la casa e nonostante questo viene bellamente preso per il culo e Gav s'ammala. Max Pezzali su una serie di argomenti così banali ci avrebbe potuto scrivere tutta una discografia.
Cena di Welcome Back di Santu: che trovate descritto QUI in lungo e in largo. 


Matrimonio di Max.

Buona parte delle foto di cui disponiamo sono state scattate da Luca. La cosa divertente è che, pur avendone messe anche a fuoco, ha pubblicato solo quelle sfocate, adducendo come scusante:”In una mano tenevo un cuba, nell’altra il cellullare e nel mentre ballavo: ho fatto il massimo!”.
















Dalla nota su fb che scrissi il giorno dopo, copincollo di seguito alcuni pareri spassionati al riguardo.

- Max. Voto 10. Ora puoi dire che almeno una volta nella tua vita ti sei vestito bene.
- La Messa. Voto 7 perché è durata così tanto che me ne viene in sconto una da abbuonare alla prossima occasione. Voto 3+ (e il più perché un più non si nega a nessuno) perché venticinque preghiere dei fedeli a me pa' chi fa aposta.
- La Willys. Voto 10 magna cum laude. La cosa più bella con ampio margine su tutto, anche perché in un mondo perfetto gireremmo tutti con una jeep militare.
- Sandro. Voto 9,5. Prezioso come solo le cose rare.
- Il complesso. I ragazzi del complesso sono stati bravissimi a montare tutto per noi, peccato che abbiano voluto suonare anche loro. La media fa 6.
- Fauna. Voto 8,5. Molte le ho sentite distintamente abbaiare.
- Mario. Voto 4. Epperò. Abbaiavano tutte intorno a te. Consiglio per la prossima volta. Come diceva Rocco (Nereo), tutto quel che se movi su l'erba: daghe.
- Fonzo. Voto 9: per presentarsi a un matrimonio con un mostro in faccia ci vuole veramente tanta incoscienza.
- DJ set/Miriam. Voto 8. Niente da dire però io non ne posso più di incontrare sempre un gay che mi vuole amare in ogni sagra in cui vado. Ho gli occhiali rosa ma sono eterosessuale.
- Buso. Voto 9,5 perché mio padre gli attaccato un gancio tale che se io abitassi a Fiorano andrei nelle urne col moschetto a intimare a tutti: VOTA BUSANI, perché, davvero, la pazienza è la prima virtù del buon Amministratore Comunale.
- Location. Voto 8. Credo non basti una vita per capire perché la Bassa, che è pari fino a perdita d'occhio, sia piena di curve che si restringono in strade sempre più piccole che poi per far manovra serve una benedizione dal cielo e, infine, si concludono nel campo di una villa colonica enorme, bellissima, che sarà la prima cosa che comprerò quando sarò grande. Poi se omologassero l'altezza dei gradini al passo di un cieco, cioè io, eviterei di intingere il muro bianco di vino rosso. Chiedo scusa
- Berta. Voto 9,5. Si presenta a Messa solo per il sì, con una Ceres nascosta nella coppola. Ho finito gli aggettivi per uno così.
- Chè & Benny. Voto 10, voi la partita l'avete vinta prima della cena.
- Quello che spillava le birre. Se per piacere mi fate avere le sue generalità provvedo a denunciarlo alle autorità preposte.
- I ricci di Ricchi. Voto 7,5. Luca, di te mi ricordo poco e niente, ma nelle 6 foto che ho visto sono in tutte con te, questa cosa fa ridere.
- Mulaz. Voto 8. Non avevo mai visto nessuno presentarsi ad un matrimonio con un cappello da contadino.
- Elisa. Voto 2. L'unica a dire che i miei occhiali facevano cagare.
- Frà Fontana. Voto 8,5. La prima a dire che addosso al George Clooney de noantri sta bene tutto, anche gli occhiali rosa.


Matrimonio di Biorch


Per quanto mi riguarda, la serata del Matrimonio di Biorch passerà alle cronache come "quella volta che ho dormito nell'armadio", perché così è andata a finire, tra lo stupore dell'Ile che, aveva assistito incredula a tutta la scena (ma che comunque non aveva impedito che succedesse), e l'ilarità degli amici non appena imparata
questa storia.
Tre foto per l'occasione. 
Foto a caso delle danze, robe che, come direbbe Checco:"...neanche Darwin ci capirebbe un cazzo".
Io e Fonzo in una scena di ballo sfrenato.
Max e Berta in occasione dell'addio al celibato di Borch, ossia chi "sull'altare" c'era andato un anno prima (Berta) e a chi sarebbe toccato andarci un mese più tardi (Max). 


Reunion VD


Divenuti ormai appuntamenti imprescindibili, i ritrovi di questa piccola fazione di VD sono eventi ad elevato tasso nostalgico dove tra un amarcord, una risata, uno sfottò, si fa il punto della situazione delle rispettive vite, nemmeno fosse un film tragicomico dell'Italia degli anni'80, ci si confronta, si sparla di qualche ex compagno, ci si interroga riguardo a quelli che non si vede più, si rimpiange chi è tanto tempo che non si incontra. Sono serate magiche, non mi stancherò mai di dirlo. Perchè sì, io ho tanti amici, ho avuto e ho tante compagnie, ho giocato per un mucchio di squadre, ho fatto due corsi universitari... insomma, posso dire di far parte (o aver fatto parte) di tanti gruppi di persone e/o di tante "band of brothers". Eppure è solo durante le reunions della VD che sento quella che Piero Pelù definirebbe come "energia chimica", e questa volta le droghe non c'entrano. Cinque anni al Liceo Scientifico Alessandro Tassoni ti lasciano qualcosa e inevitabilmente quel qualcosa riesci a condividerlo solo con chi era con te in quegli anni.
E poi le perle da conservare.
Preoccupandoci circa la spesa che avremmo dovuto sostenere al ristoranre:"Non dobbiamo pensarci. Siamo dottori, abbiamo l'obbligo morale di vivere al di sopra delle nostre possibilità" e, ancora, parlando di album e band musicali:"Belli, bravissimi, ma ascoltateli voi".


Me and... 


Episodi salienti che ritraggono me insieme a qualche amico.
Con Simo, Gianni, Gullo, Ché alla mega grigliata estiva del futuro sposo Kiki, serata allietata da Santu in versione Dj alla console. Per la cronaca, quella notte mi punse una zanzara di proprozioni bibliche, ed il gonfiore mi andò via circa due settimane più tardi.
Con Baiso alla festa di San Dalmazio, direttamente dall'Instagram del Noto Scrittore Emiliano. Da notare i simpaticissimi hashtgas. #genteallamoda #gentebelladappennino #coppiechescoppiano #coppiavincente #wilkinson #proraso #gillette #sessogratis #sbevazzoni #uominipoliticizzati #amicimiei
Con Berta a Marina di Massa, in una bella serata di inizio Agosto. Cena dalla Luisa con lui, la Mì, la Chiara, Davide e l'Ile e post alla ricerca del peggiore Karaoke di Marina dove cantare Devil Man e canzonacce di quel genere. Che noi gente di provincia siamo così, abbiamo lavori onorevoli, non possiamo lamentarci del nostro stipendio, la nostra vita di coppia funziona, però finiamo in baracchine scrause a fare karaoke.


Piani americani



Una volta Fonzo si lanciò in un'azzardata definizione cinematografica, classificando un determinato tipo di tfotografia come "piano americano". Non so dire se lo fosse o meno, ma per Gav non lo era affatto e da allora ogni immagine che non fosse un ovvio primo piano diventava, ovviamente, un "piano americano".
Di seguito una carrellata dei più curiosi di quest'anno.
Mario "alla pugna". Feudalesimo e Libertà hanno avuto un peso specifico incalcolabile nel corso di quest'anno.
Gav a casa sua dopo il lungo inverno. Rilevante il fatto che dieci minuti dopo allo scatto, l'aredamento e la disposizione dei mobili erano già mutati, perchè, come piace dire a me, andare da Gav è come andare ogni volta in una casa diversa, dato che cambia tutto. A proposito, sta sempre bene detto: noi ridiamo ma Gavioli è papà. Anzi, è arrivato Weah e Gavioli diventa papà.
Berta in versione Zaza. Avere le stigmate del bomber significa anche questo.
Cawa prima di commentare per Radio X una partita del Calcetto & #wellness. Ricordiamo che si tratta dell'unica rubrica seguita trasversalmente da tifosi, sportivi e non.


Kill all hippies


L'Ile in versione hippy alla Festa di Carnevale a Querciagrossa, da Romani.


L'accanito sbevazzone


Copincollando quanto scritto nel mio ultimo articolo, di modo da fregare gli algoritmi di Google search e concentrando tutti i cercatori sul mio blog, avete presente quel quadro appeso in tutte le case emiliane?
Non so se sia così, ma in base a ricerche condotte da Buso e Fonzo, credo si chiami "L'accanito sbevazzone", del maestro ultimo sommo impressionista Teomondo Scrofalo. È ovviamente un capolavoro che vorrei facesse capolino nella mia casa insieme a qualche quadro di Remo Resca. E che cazzo, non si può abitare a S.Antonio senza avere un quadro di Remo Resca. Comunque sia, tornando a noi e all'accanito sbevazzone: sono riuscito nell'impresa di realizzarne la versione 2.0.
  

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