Control

Repubblica di Manchester, fine anni '70.
La storia di Ian Curtis, anima nera e profonda dei Joy Division.
Un pugno nello stomaco.
Niente sesso, droga e rock'n'roll, semplicemente il dramma di un poeta maledetto (forse uno degli ultimi) che decise di mettere la propria vita in musica.



Ogni canzone è stata scelta con cura e pertinenza, tanto che, se riascoltandole ora su cd se ne percepisce l'età, si è in grado di contestualizzarle, di dar loro un tempo, un'epoca, guardando il film ci si stupisce di quanto fossero all'avanguardia allora, di come molti dei gruppi venuti dopo abbiano dovuto fare i conti con Curtis, Sumner, Hook e Morris.

Mi è tornata alla mente una frase di Blade Runner pronunciata da Tyrrel a Roy.
"La luce che arde col doppio di splendore brucia per metà tempo. E tu hai sempre bruciato la tua candela da due parti, Roy."
Già...



3 commenti:

onan ha detto...

Ho trovato "Ian Curtis" splendido, ma mi aspettavo un film più documentaristico" sulla band e meno spostato sulla storia sentimentale del protagonista.

Zuzù ha detto...

Già, e anche io mi son chiesto se non fosse troppo, se non fosse stato un abuso, insomma, mi son chiesto se ce ne fosse così bisogno, se non si potesse parlare di quel bellissimo rickenbacker di Hookey, se non fosse importante accennare a come avessero creato uno stile fatto di tempi improponibili per l'epoca, di come il MAN CITY abbia avuto così poco spazio :-) (Onan, io sono un tifoso, sono stato al City of Manchester Stadium e prima della partita sono passate LOVE WILL TEAR US APART e GO LET IT OUT: se per la seconda ne ho capito il senso, della prima l'ho capito solo ora!), o ancora, di come l'enfasi per MANCUNIA sia stata solo abbozzata...

Poi però questo doppio amore che ha lacerato Curtis mi ha fatto riprendere in mano i suoi testi, me li ha fatti rileggere.
E li ho visti sotto un altro significato. Immediatamente dopo ho ripensato alla frase di BLADE RUNNER, a questa candela che brucia così velocemente da entrambi i lati...

Forse il senso non poteva che star lì, forse il documento, intendo quello vero e proprio, era tutto nelle due donne.

Non lo so...

Sarei curioso di vedere un documentario propriamente inteso e infatti mi sono interessato a questa cosa e su wiki (http://it.wikipedia.org/wiki/Joy_Division) ho scoperto che ne esiste uno dello stesso anno, del 2007.
Farò in modo di procurarmelo!

Grazie per il commento e per il blogroll!

onan ha detto...

Quel documentario lo ordinerò anch'io. Da quanto ne ho letto sono certo che conterrà tutto ciò che manca a un Control Troppo "figlio" della visione della vedova.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...