Alison Goldfrapp - Seventh Tree


“Seventh Tree è romanticismo inglese con un pizzico di sole californiano”
(Alison Goldfrapp)



Direi che non ci sia nulla da aggiungere a quanto già detto dalla stessa Goldfrapp circa la "tecnica" dell'album.
Altro?
No.
Ero rimasto a pezzi come NUMBER ONE (canzone strepitosa:
nomen omen) e OOH LA LA; ora ascolto alcune tracce di questo nuovo album, SEVENTH TREE, e non ci capisco più un cazzo.
Se devo dire la verità non avevo mai capito quasi niente di Goldfrapp, non avevo neppure capito che fossero un duo, non avevo capito a che genere si rifacesse(ro), che stile avesse(ro), e se, soprattutto indovinasse(ro) brani brillanti per talento o per caso.

Goldfrapp è un progetto affascinante. Lei ha uno stile che non saprei come definire, talvolta sembra un "drugo" donna, sembra, per come ama abbigliarsi, la risposta femminile ad Alex Delarge, altre volte pare una hippie reduce benvestito, altre ancora un moschettiere francese dal piglio glam-rock..
Wikipedia classifica il genere di Goldfrapp come elettronica, e fino agli album precedenti, era certamente la categoria rispondente. Ma ora? SEVENTH TREE è un album di ballate calde e soffuse, dove Alison mette in mostra tutto il suo eclettico talento. E' un'artista, un'artista per davvero, di quelli che fanno Arte, che un bel giorno si svegliano e decidono che:
"al bando i campionatori e via ad archi, chitarre acustiche, tastiere molto beatlesiane e richiami lo-fi".
Magari non c'è molta carica, e proprio per questo mi ha ricordato, a tratti, BALLADS OF THE BROKEN SEAS di Isobel Campbell e Mark Lanegan, nonché alcuni episodi della nuova paladina del poppettino inglese, Kate Nash (che tra l'altro ora mi rifa anche SEVEN NATION ARMY e FLUORESCENT ADOLESCENT delle scimmiette artiche e non so se essere contento oppure no... F.A. è veramente orribile, però è stata simpatica a coverizzarla). Tuttavia quel che colpisce è l'alchimia omogenea dell'album, caratterizzata da una sobrietà ed un'eleganza degne dei migliori maestri pop britannici.

Sono le classiche ballate d'Albione, niente di più, niente di meno: a me piacciono.
Cantate, ma soprattututto interpretate con il calore di Alison Goldfrapp acquistano quel qualcosa in più.

A&E: molto, molto carina. Non si è usciti vivi dal video di AROUND THE WORLD dei Daft Punk, ma vabbè!
ROAD TO SOMEWHERE: la mia canzone della settimana scorsa.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

mi hai convonto. adesso lo recupero, anche se ho come l'impressione che tu sia dietro a reclamizzare uno di quei cazzo di noiosissimi dischi intimisti e minimali che rompono talmente i coglioni che, non riuscendo a farsi una ragione riguardo a come sia stato possibile che questi abbiano trovato una produzione, d'improvviso piacciono a tutti. parte uno è dice "cazzo gran bella roba, sofferta e profonda" oppure "tanta arte, senza fronzoli" e anche "interpretazione di grande sincerità e sostanza. emozioni sottili come il soffio di una scoreggia.." non so se mi sono spiegato. Cowboy Junkies, Harvey, Lanegan ma anche Nick Cave...ci sono dei dischi talmente anonimi che senza la copertina si fa fatica a capire di chi sono. Tutti lo stesso insipido sapore di panzana. ecco vedi ze, se tu mi avessi fatto scaricare un altro disco alla stregua di questi penso che non te lo perdonerei e, ahinoi, dovrei ucciderti

Zuzù ha detto...

Te hai una capacità di farmi incazzare senza pari.
Va bene che il PD ha preso quelle di Sandrone però non ti puoi sfogare sempre su di me e accusare i miei gusti musicali senza, si badi, un benché minimo argomento di contrasto!
Specie dopo che le tue ultime proposte sono state quella tipa che non so neanche come si chiama, la regina delle canzoni del cazzo, e i VAMPIRE WEEKEND che fanno schifo! Salviamo sì e no una canzone, ma ti rendi conto? Ho provato ad ascoltarli e non ce la cavo mica!

Ascolta Goldfrapp, magari confronta i pezzi con i suoi precedenti, non ci troverai nulla di nuovo rispetto a quello che c'è già, ma troverai tanto di diverso rispetto a quello che realizzato lei nella sua carriera (l'esatto opposto di quello che non ha fatto il PD di merda).

Vedremo se dovrai uccidermi oppure no, questa ha tutta la classe e l'eleganza che la tua regina delle canzoni del cazzo non sa neppure dove sta di casa.

Firmato: Singleman desperado.

Anonimo ha detto...

effettivamente sono stato troppo frettoloso con i vampire. mi avevano ingasato con il loro soweto sound e con i loro rimandi a graceland. se ce n'è una che si salva dimmi qual'è perchè dopo il terzo ascolto anche quel paio di pezzi orecchiabili che ci sono stracciano i coglioni. ho trovato il disco ed è nella mia macchina pronto ad essere esaminato. per adesso ho sentito solo le 2 che hai sponsorizzato e debbo dire che non sono affatto male.
Comunque credo che tu mi abbia scambiato per qualcun'altro. Noi non ci conosciamo direttamente ma solo attarverso un comune amico di nome Uptike.

Zuzù ha detto...

Sei stato troppo frettoloso?
Ma se non l'avevi neanche ascoltato!
Te sei proprio un politico, proprio uno del PD, critiche a tutto spiano senza neppure sapere di cosa si sta parlando! E poi vi lamentate se prendete 10% di botte nei denti?

A parte gli scherzi.
Il disco nel complesso suona bene. In quest'anno bizzarro è sicuramente una delle cose migliori che si siano ascoltate.

Uptike dici? Quello della Svolta? Quello con il cazzo chilometrico e i gemelli ossidati?

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