...o anche due volte 18.
So di avere pochissimo tempo per scrivere e pubblicare questo articolo, è una gara contro il tempo, contro le ripetizioni di parole e contro eventuali perdite di senso logico. Nel giro di mezzora si sveglierà la bimba, col mantra "titto... peppa!" e l'attenzione mia e di donna Ilenia sarà rapita dalla sua cura, mi piacerebbe andare a fare una corsetta, si dovrà fare un po' di spesa e a mezzogiorno arriveranno i regaz a pranzo per festeggiare il festeggiabile.
So di avere pochissimo tempo per scrivere e pubblicare questo articolo, è una gara contro il tempo, contro le ripetizioni di parole e contro eventuali perdite di senso logico. Nel giro di mezzora si sveglierà la bimba, col mantra "titto... peppa!" e l'attenzione mia e di donna Ilenia sarà rapita dalla sua cura, mi piacerebbe andare a fare una corsetta, si dovrà fare un po' di spesa e a mezzogiorno arriveranno i regaz a pranzo per festeggiare il festeggiabile.
Sono le 7.26 e vorrei finire entro e non oltre le 8.15 massimo.
Avrei tantissimo da dire e ricordare ma purtroppo non è questo il momento: le ultime vacanze, i libri letti, le serie viste, tutte cose di cui ho iniziato a sbobinare i miei appunti mentali ma senza arrivare mai a un dunque.
Ad ogni buon conto in quest'occasione voglio dedicarmi ad elencare i titoli dell'ultima compilazione, realizzata a mo' di presente per gli amici invitati al banchetto odierno, di oggi 04/11/2017, giorno in cui festeggio per la seconda volta 18 anni. Sento che ne vale la pena, mi spiacerebbe non raccontare nulla dei pezzi da cui è composta.
La copertina è sempre importante e, pur avendo chiesto a Fonzo di passarmi qualche scatto dei suoi (dato che già in passato ne avevo utilizzato uno con successo), ho deciso di usare una mia fotografia, fatta a Lubiana, in Slovenia, la scorsa Estate. Non so, mi piaceva.
Altrettanto significante è il titolo della raccolta:"Le ns stupende parole". Si tratta di uno stralcio de "Le cose più rare", strepitosa canzone del primo album di Cosmo.
Pronti? Via! Che questa potrebbe davvero essere la prima volta nella vita in cui riuscirò ad essere conciso.
1) Wolf Alice - Matilda (cover Alt J)
Dei WA ho già parlato a tutti diffusamente, mi servirebbe un vocal di Whatsapp della durata di almeno un quarto d'ora per poter più o meno avvicinarmi all'enciclopedia omnia di pensieri che ho riguardo questa band. Shazammata "Blush" in uno Sturbucks di Manchester (che già così sembra il preludio a una meravigliosa storia d'amore) ho preso a seguirli con grande trasporto, fino a scoprire che il finale di Trainspotting 2 viaggia sulle note di "Silk" (che è un pezzo loro), Oltremanica sono la Next Big Thing in corso, ogni tappa è sold out, ed io andrò a vederli a Milano a Gennaio.
La cover di cui sopra l'ho sentita quasi per caso ma è stata colonna imprescindibile della mia Estate. Ne ho scritto in un posto stranissimo, ossia il Google + di mia mamma (sarebbe fantastico indagare più approfonditamente ma non c'è tempo).
Pubblico il pezzo (cosa che non sarà ripetuta per ogni canzone ma in alcuni casi specifici, tipo questo, sì) e sotto riporto quanto vergato allora:
Alcuni "notabene" perché mi sento parte in causa.
I. I violini sono tetri all'inizio, molto sommessi, suonano note basse e minori, quindi molto più pesanti. Quando lei non canta, gli archi aprono spaziando tra accordi molto più alti e allegri: 'na meraviglia.
II. Lei, cantante punkettona (si noti la classica vestita inglese da "menefregauncazzotantosonofigacomunque") è, sulle prime, molto incerta. Il contesto non è il suo, molto intimista l'atmosfera, il format è quello della BBC (e i sudditi di Sua Maestà a certe cose fanno caso), insomma, non è un club, non è un festival in cui sarebbe a suo agio con gonna, canotta e chitarra. Quando prende coraggio si capisce però perché i bravi recensori di Albione abbiano un debole per la ragazza.
III. Lo strumento suonato meglio è la batteria. Soffocata dal pannetto sul rullante, così da star "dentro", conferisce un ritmo "trip pop", mantenendo così la natura originaria della canzone degli Alt J (che oltretutto ho anche visto dal vivo a Villafranca e non me lo ricordavo).
2) Cosmo - Le cose più rare
Per me poesia allo stato più puro e brado.
Chi è che se n'è andato?
Chi è che si piange?
Poco importa.
Per me poesia allo stato più puro e brado.
Chi è che se n'è andato?
Chi è che si piange?
Poco importa.
Mi rimane in testa quando canta "le nostre stupende parole" perché quante volte ci troviamo a compiacerci di noi stessi, delle nostre vicendevoli pezze, magari quelle nate dopo un aperitivo killer, durante una serata full gas o nel corso di un viaggio all'estero.
Sono parole stupende perché sono nostre o sono nostre perché sono stupende? Magari non le "più" stupende fra tutte ma stupende "qb" perché le riconosciamo come di un livello superiore, l'unico che conferiremmo a noi stessi.
Am I making myself clear? Don't mind.
Sono parole stupende perché sono nostre o sono nostre perché sono stupende? Magari non le "più" stupende fra tutte ma stupende "qb" perché le riconosciamo come di un livello superiore, l'unico che conferiremmo a noi stessi.
Am I making myself clear? Don't mind.
Il fratello prodigo è tornato a Manchester e ha provato a fare un recap di puro Rock'n'Roll inglese. Come faccio a non tenerlo in considerazione, inserirlo di diritto ed in virtù di una sorta di Ius Soli musicale?
Di questa canzone ho largamente sbabbelato in altra sede, più precisamente nel mio ultimo articolo, soffermandomi sui retroscena, sul background amicale da cui è partito e in cui sta prosperando. Imprescindibile nella mia compilazione dell'anno.
Non ho molto da aggiungere se non che, trattandosi di un best of personale, molti dei video che sarebbe bello pubblicare (e non solo linkare) sono già stati postati precedentemente. Peccato,.
05) Lali Puna - Rest Your Head Rauschhaus Gute Nacht Edit)
Il video è, in realtà, un fermo immagine ma è bello, fa colore.
Canzone passata in sordina ma di assoluto valore nel mio anno musicale.
Ideale per risvegli tranquilli al sabato mattina dopo una tempestosa settimana lavorativa, incantevole sottofondo alla scrittura, perfetta come colonna sonora per gite fuori porta. Non conoscevo Lali Puna: Mea Culpa Mea Culpa Mea Maxima Culpa.
Ideale per risvegli tranquilli al sabato mattina dopo una tempestosa settimana lavorativa, incantevole sottofondo alla scrittura, perfetta come colonna sonora per gite fuori porta. Non conoscevo Lali Puna: Mea Culpa Mea Culpa Mea Maxima Culpa.
Presente quelle canzoni che ti entrano dentro?
Che uno ascolta all'esaurimento anche se un vero limite non viene mai raggiunto?
Non riesco ad individuare ciò che più mi colpisce di questo brano che avrò, non scherzo, ascoltato migliaia di volte. Forse il grezzume della chitarra, la voce soffocata, il basso e la batteria che, dietro le quinte, disegnano un perimetro quasi indefinito ma essenziale. O anche la chimica sviluppata da questi quattro elementi che, presi separatamente, non funzionerebbero altrettanto bene.
Per la serie che, più semplicemente, a volte si cagano viole senza nemmeno sapere come, senza averne avuto una reale intenzione. E sta comunque di fatto che nella mia Every Time Best Selection questa ci finisce di corsa.
07) The National - Day I Die
A poche band è concesso di essere sempre e comunque belle come ai National.
Welcome back, lads, mi siete mancati.
Non ho nemmeno capito se l'album nuovo è un'OST o meno, ma fa li stess.
09) Fast Animals & Slow Kids - Annabelle
Ricordo di averli visti dal vivo a Bologna in un periodo molto strano della mia vita (per dirla come il narratore di Fight Club) e, da lì, ho preso ad ascoltarli con costanza fino a tornare ad un loro concerto alla fine dell'Estate, alla Festa dell'Unità di Reggio Emilia. Ubriachi da far schifo, in un Campovolo gelido e a fine tour... eppure trasmettono un'energia e una carica fuori dal comune, piuttosto rara da trovare, ultimamente.
Come già scritto in una qualche riga sopra, il problema di raccolte di questo tipo è il rischio di ripetizione. Questa canzone è finita sicuramente in una qualche altra compilazione, molto probabilmente quella collazionata per l'amico Aberto Lioy e, di sicuro, era nel Top 2016 di SB9. Vero tutto ma vero anche che, voltando indietro il mio sguardo a questo 2017 orma agli sgoccioli, questo pezzo è finito in un botto di chiavette da viaggio, in un sacco di cd che hanno alleggerito le mie trasferte e i miei spostamenti. Farla fuori o trascurarla non sarebbe né giusto né corretto.
Tra le tante cose rimaste in sospeso e con cui mi trovo sempre a confrontarmi, c'è un carteggio mail tra me e il mio buon amico torinese d'istanza in Oregon. E non solo quello, perché la nostra insolita amicizia, nonché il ns rendev-vous meriterebbe e avrebbe meritato qualche riga sull'Indie, cosa che, in realtà mi son sempre promesso di fare senza però mai portarla a termine, e che rimane dunque tra i miei principali crucci.
Tra le canzoni segnalatemi, menziono questa, che tra l'altro mi ricorda Spark.
Con calma faccio tutto.
Da altre parti ho ampiamente e nuovamente ringraziato Checco per averci non solo edotto riguardo i migliori pezzi elettronici che il mondo ha conosciuto tra la fine del ventesimo secolo e gli anni zero di quello nuovo, ma anche per aver messo agli atti (ossia sulle compile PERLE AI PORCI, ancora presenti sui vecchi archivi della rete) canzoni come questa.
13) Thegiornalisti - Riccione
Non ho scuse.
A mia parziale discolpa vi rimando al minuto 1 e al secondo 44, easy peasy. È stato bello avere avuto 18 anni una volta. Anche compierli una seconda, per carità. Ma, davvero, 1' e 44'', c'è un notevole disclaimer.
Rimango comunque a disposizione per informazioni e chiarimenti.
14) The Zen Circus - Ilenia
La cosa bella dell'MTV di una volta era che si si poteva innamorare di pezzi che forse, diversamente, non avremmo mai ascoltato perché apparentemente lontano dai nostri gusti musicali. Ecco (o come prova a dire mia figlia:"æccccuuuu!"con una dieresi perfetta, tra l'altro), gli Zen Circus non sono assolutamente tra le mie band favorite e non mi viene proprio da ascoltarli. Eppure questo video si fa guardare, è magnetico e, dopo un po', ci si affeziona anche alla canzone.
C'è un amico che non ho ancora citato in questo articolo, e non esiste post in cui non metta, di riffa o di raffa, una qualche sua parola. Santu è solito dire, alle volte:"C'è ancora chi ha la classe per dire agli altri come si fa". Credo si adatti perfettamente ai War On Drugs.
16) Noel Gallagher's High Flying Birds - Holy Mountain
Hi Noel, listening you playing again is like meeting an old friend and chatting with him. Same chords, same words but it doesn't matter, you're always welcome: a great guitar and an amazing jacket will save your music forever, Chief!
By the way: a double as a second guitarist, a big boobies girl on the piano and the City Standard near the Hiwatt amplis are n.1 ideas and that's why I still like you so much and I always will. The song is.. . well, it would be fine if you were a fuckin band of fuckin ABBA fans, but to me it's ok, d'you know what I mean? Never mind, next time, you can do anything you want 'cos you're my fav one.
By the way: a double as a second guitarist, a big boobies girl on the piano and the City Standard near the Hiwatt amplis are n.1 ideas and that's why I still like you so much and I always will. The song is.. . well, it would be fine if you were a fuckin band of fuckin ABBA fans, but to me it's ok, d'you know what I mean? Never mind, next time, you can do anything you want 'cos you're my fav one.
Mi congedo perché s'è fatta una certa e la bimba vuole vedere Veo Veo per almeno 25 minuti.
Enjoy.