Ieri sera sono stato alla festa della birra di Pozza, organizzata a lato dell'Estense tra la Chiesa di Sant'Anna e un'infinità di campi desolati. Cuochi e spillatori tedeschi: carne ottima e birra pessima (non so, sarà l'aria che si respira in Italia) per di più finita tipo alle 10.30 (unica festa crucca a detenere questo triste primato). Nonostante ogni tavolo fosse occupato c'era un silenzio surreale, davvero un'atmosfera bizzarra. Eppure, sarà stato un pulmino dell'ATCM parcheggiato di traverso dentro al quale erano collocati dei frigoriferi accesi (a quale scopo "chi nisuno sa"), o saranno state le due bancherelle dei dolciumi o dello spara al bersaglio (roba più ammerregana che crucca), eppure, dicevo, c'era qualcosa di incantevole, da studiare e poi provare a raccontare.
Dopodiché spostamento alla Lambruscheria di Via Spagna. Un bicchiere (in plastica) di Lambrusco 3 € (io spero ci abbiate messo un po' di Felix Felicis dentro sennò non si spiega, perché sì, va bene che si è in collina ma non vuol dire che sia il Chianti).
Contesto comunque straordinario, in mezzo alle colline con fuochi d'artificio che esplodevano su un versante e su un altro, casale elegante, giardino immenso (di quelli che io vedo fini scene di sesso in ogni dove).
Se qualcuno mi garantisce che i tortelloni sono buoni ci porto l'Ile, che non si sa mai.
Anche qui ogni posto a sedere era occupato ma sembrava non volasse una mosca. Complesso di quarantacinquenni a intrattenere il pubblico con canzoni rock degli anni '70, quelle che, nonostante mi facciano vomitare, conosco perfettamente tutte perché mio padre non ha mai ascoltato altro in vita sua.
È mancato quel quid che facesse girare la serata, che so, ritrovare qualcuno che non si vedeva da un pezzo (di solito è la prima cosa che accade in situazioni del genere) e raccontarsela fino all'alba, o spiare di nascosto scene di amore genuflesso tra una milf e il cameriere figo del locale mentre il gruppo suonava gli Animals, un'inaspettata zuffa tra cani (possibilmente di taglie diverse) che non c'entra niente ma può essere interessante.
Nel complesso però, serata diversa dalle altre e, non fosse stata così non ne avrei nemmeno scritto niente.
Dopodiché spostamento alla Lambruscheria di Via Spagna. Un bicchiere (in plastica) di Lambrusco 3 € (io spero ci abbiate messo un po' di Felix Felicis dentro sennò non si spiega, perché sì, va bene che si è in collina ma non vuol dire che sia il Chianti).
Contesto comunque straordinario, in mezzo alle colline con fuochi d'artificio che esplodevano su un versante e su un altro, casale elegante, giardino immenso (di quelli che io vedo fini scene di sesso in ogni dove).
Se qualcuno mi garantisce che i tortelloni sono buoni ci porto l'Ile, che non si sa mai.
Anche qui ogni posto a sedere era occupato ma sembrava non volasse una mosca. Complesso di quarantacinquenni a intrattenere il pubblico con canzoni rock degli anni '70, quelle che, nonostante mi facciano vomitare, conosco perfettamente tutte perché mio padre non ha mai ascoltato altro in vita sua.
È mancato quel quid che facesse girare la serata, che so, ritrovare qualcuno che non si vedeva da un pezzo (di solito è la prima cosa che accade in situazioni del genere) e raccontarsela fino all'alba, o spiare di nascosto scene di amore genuflesso tra una milf e il cameriere figo del locale mentre il gruppo suonava gli Animals, un'inaspettata zuffa tra cani (possibilmente di taglie diverse) che non c'entra niente ma può essere interessante.
Nel complesso però, serata diversa dalle altre e, non fosse stata così non ne avrei nemmeno scritto niente.